Saturday 21 April 2007

Non ti vedo, non ti conosco (la nascita del Partito Democratico)

Democrazie in partenza
come all'ultima spiaggia
chè dopo tanti anni
la pietà s'è già scioccata
e riarmata di normalità,
casta blanda umanità.

Vagoni d'uomini privati
nell'orgoglio mesti
grondanti eiaculazioni rissose,
l'alba di un giorno
ancora incerto,
chiarore che non vedo.

Fratelli che con una carezza,
di Giuda ballerino il candore,
salutano il passato
e la Storia
di quando si era
Compagni
di vita e l'Idea,
ancor prima che uomini
per così dire liberi.
E di colpo la Storia non s'è fatta,
quei desideri insoluti,
la speranza nel futuro,
svaniti, implosi, diluiti
in un non so dove.

Piero, non raccontar bugie:
la tua Storia è agli sgoccioli
e con te e con noi,
l'Idea che ci aveva mosso
e spinto qui;
sconfitti dalla Storia
degli Altri,
sdentati e violati,
primi ed ultimi del secolo strano,
dove eravamo finiti
quando scrivevano gli anni a venire,
quegli Altri?

Friday 20 April 2007

Sì, ho sonno

La notte, anche questa notte,
mi riempie la capa monda
di serie di numeri rimorti
ancora con voce soffice in appendice;
senza più gioire
mi stordisco
ed io non so più
sapere.

Dormire non posso,
ho tele da dipingere,
musiche da fermare,
parole che non scrivo
ma proverò a ricordare,
numeri che mi ingannano: bastardi.
Esplode quel che dovrebbe
rendermi pace, talvolta,
e non v'è dimora per questa estranea
inquietudine.

Apprezzo il silenzio

Ha prezzo, il silenzio.
Dolce curarmi di ferite
che non supporto più,
tedio meticoloso
che di lenta suppurazione
s'è da molli giorni e settimane in corsa
rappreso e ravvilito.
Come apprezzo, chi tace:
sempre mio,
solo mio,
l'ultimo question mark
che socchiude
all'assenza di significanti
per uomini antediluviani,
pagliacci neocontestatari
che hanno perso di vista
il calendario corrente.
E mi ritrovo più moderno dei moderni.