Thursday 18 October 2007

Scuole Primarie

Come pallide mosche sul miele,
cespi d’orchiti bizzarre
veneri ricolme di fiele
e stanchezza tarda a passare.

Scivolano via, cartelle
e sigle, foto smunte,
pax informali, genuflessioni argute
che della dolce vita ormai
il tempo è smarrito.

Come sciami di vecchi comunisti
a farsi la guerra lassù sui monti
il prete nemico o monaco ubbidiente
rudi impiccagioni che non saprei dire
riavvolgo: l’ore dolci della scelta.

E poi, e poi: succhi gastrici
d’eredità sbiadita, ruderi
insaccati cagionevoli istrici
vecchie guardie felloni.

Ciao, Walter con la W: sere
d’Africa sono un po’ più
preziose che mai.

Tuesday 2 October 2007

Pasto vuoto

A cena col morto,
s'impietosisce il canto.
Remore del conto,
riarmo, seccato, l'orto.

Come cenare da soli
vuote stanze
fievoli emozioni
che morire sul nascere
più non possono.

Ho un cazzo che mi tira
e ventisei anni da buttare nel cesso.