Saturday 27 January 2007

Alle prime luci dell'alba, sopita la notte

Mai ritornerò dal fieno paterno
che attende l'albeggiare in distanza
del mio reduce sollazzo di gioia
ed a suo modo dolore.
Mai reincontrerò, nuovo e ancora
il vespreggiare antico
della mia tarda indole
d'uomo tardivo, di dentro macchiato
del deciduo mio d'esser
sempre a modo mio,
diverso,
così.

E biancheggiare di mari
sotto tempesta
crepuscolare in nave
di luci sempr'accesse,
liquami esistenziali!
che si fanno materia
cosificano fino a sconfiggere
il delirio ultimo
dell'assenza di desiderio,
piacere terrestre,
la cosa umana
uomini e donne e gli animali più cari,
i pesci che rispetto,
ma a volte mangio, benedicendo,
e i vegetali ed i doni della terra
che sono mio sostentamento
di vita,
da vita
a vita,
in questa vita che benedico
e amo
a mio modo, sempre.


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