A cena col morto,
s'impietosisce il canto.
Remore del conto,
riarmo, seccato, l'orto.
Come cenare da soli
vuote stanze
fievoli emozioni
che morire sul nascere
più non possono.
Ho un cazzo che mi tira
e ventisei anni da buttare nel cesso.
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1 comment:
bellissima...soprattutto la penultima riga...un bacione tesò!
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