Sì, telefono muto, ancora.
Sempre, circolando in fumi già noti
che sbuffi, sapendo.
E insomma, sei sempre la solita stronza!
Schiava della tua vagina,
chioma non più vergine,
l'occhio vitreo di giovani richieste
e sai che ti dico? ho pena
dei tuoi amori tristi.
E sei nuova mesta nel tuo scaltro divenire.
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